BCE, severo monito alle banche: rischio serio se si fermano gli aiuti alle imprese

L'evoluzione della pandemia sta fiaccando le imprese, e questo rischia di avere ripercussioni forti anche sulle banche. Questo è il monito della BCE, secondo la quale la vulnerabilità delle aziende potrebbe mettere alla prova la resilienza delle banche dell’area dell’euro, malgrado il consolidamento del settore stia facendo bene alla loro redditività.

L'avvertimento della BCE

bceLa Financial Stability Review (Rapporto sulla Stabilità Finanziaria) evidenzia infatti che, malgrado la prospettiva di un vaccino alimenti le speranze di una più vigorosa ripresa economica, ce 'è di strada da percorrere prima che essa si concretizzi davvero.
Per questo motivo la Bce mette in guardia anche la politica di Roma: non si devono ritirare gli aiuti economici (moratorie, sovvenzioni e prestiti garantiti). Infatti si provocherebbe un'ondata di perdite e di crediti insoluti. E i problemi di liquidità delle aziende si tramuterebbero in problemi di solvibilità. Questi ultimi finirebbero inevitabilmente per ripercuotersi sui bilanci bancari.

Il clif effect

Chiaramente questo problema, il cosiddetto «cliff effect», si potrebbe manifestare soprattutto in Paesi come l'Italia che hanno puntato su moratorie, aiuti diretti e rinvio delle scadenze fiscali per contrastare gli effetti della pandemia.


Ma un rischio analogo lo corrono - secondo la BCE -  anche quei Paesi che tengono gli aiuti in vigore troppo a lungo, anche perché bisogna tenere conto della sostenibilità del debito pubblico dei Paesi. Secondo la eurotower gli aiuti devono quindi esser calibrati bene affinché siano circoscritti alla pandemia. N' meno, ne' oltre.

Dividendi

 

Questo scenario fa comprendere anche quanto delicata sia la posizione della BCE rispetto ai dividendi delle banche. La scorsa primavera la Eurotower impose uno stop ai dividendi per le banche. Questo blocco durerà fino a fine anno, ma Francoforte dovrà decidere il prossimo 10 dicembre se confermarlo ancora oppure no. Ma molti dubbi sorgono, se è che vero che la BCE ha definito "molto ottimistici" gli scenari utilizzati dalle banche per determinare le rispettive necessità di capitale e determinare gli accantonamenti.