Ultimo meeting del 2020 per la Banca Popolare cinese (PBoC), che ha lasciato i tassi di interesse di riferimento stabili per l'ottavo mese consecutivo. Come si
aspettavano i mercati, l'istituto centrale ha lasciato il Loan Prime Rate a un anno (LPR) al 3,85%, mentre su 5 anni è rimasto al 4,65%.
Nel corso di quest'anno il LPR è sceso di un totale di 30 punti base, quello a cinque anni è stato ridotto di 15 punti base.
La Banca popolare cinese ha inoltre immesso 110 miliardi di CNY di pronti contro termine attivi sul mercato, per mantenere una liquidità ragionevole e sufficiente del sistema
bancario.
L'atteggiamento della Banca popolare cinese
La decisione della Banca popolare cinese è
arrivata dopo che la scorsa settimana aveva effettuato la più grande iniezione di fondi a medio termine per sostenere la liquidità. La Banca popolare cinese ha infatti emesso 950
miliardi di yuan in prestiti tramite MLF a un anno.
Secondo l'agenzia di stampa Xinhua, la Cina manterrà il sostegno politico per la ripresa economica, evitando un improvviso cambiamento di rotta. L'economia cinese sta continuando
a riprendersi dopo la brusca flessione causata dalla pandemia.
Le ripercussioni sullo Yuan
Sul mercato valutario, questo inizio di settimana comincia all'insegna del calo anche per lo Yuan, che sta disegnando un pattern 123 uncino di Ross.
La valuta cinese perde terreno contro il dollaro USA, dopo le notizie sul nuovo ceppo di Covid scoperto in gran Bretagna. Sul mercato il sentiment è improvvisamente cambiato
verso l'avversione al rischio, dando sostegno al dollaro e penalizzando tutte le altre valute.
Settimana scorsa la valuta cinese aveva raggiunto il massimo di 30 mesi contro il dollaro USA.
Suggerimento: se non lo avete già fatto, può tornarvi utile studiare che cosa è e come funziona il relative volatility index RVI.
Inoltre il sentiment verso il dollaro USA si è rafforzato dopo che il Congresso americano ha raggiunto un accordo domenica su un pacchetto di aiuti per il coronavirus da 900 miliardi di dollari volto ad assistere le famiglie, le piccole imprese e gli operatori sanitari.