Reddito di cittadinanza, il numero di furbetti per ora sfiora i 50mila

Un esercito di furbetti è stato smascherato da Inps e Guardia di Finanza. Prendevano il reddito di cittadinanza dopo aver dichiarato il falso riguardo al loro status, visto che erano tutt'altro che in situazione di necessità.

Chi imbroglia sul reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanzaGià dal primo giorno si sapeva che il reddito di cittadinanza avrebbe scatenato la corsa all'illecito da parte di chi non si fa scrupoli. Il difficile è stanarli. E fa piacere a tutti quando succede.
Finora sono state circa 48 mila le persone scoperte a prendere il sussidio senza averne diritto.


Le revoche per dichiarazioni mendaci riguardo al proprio status sono state 41.500, poco più di 6mila invece sono le revoche scattate perché il percettore del reddito di cittadinanza, si era dimenticato” di avvisare l’Inps di aver superato la soglia massima per aver diritto al RdC. C'è poi anche chi ha perso questo diritto perché condannato nel frattempo per un grave reato.

Casi eclatanti

In realtà queste cifre non riflettono la realtà. Questi sono solo la punta dell’iceberg. E più si va a fondo, più emergono realtà sconcertanti. A Nuoro ad esempio, uno dei furbetti del reddito di cittadinanza aveva omesso di dichiarare di essere proprietario di 60 appartamenti. A Brescia invece, uno dei sussidiati dalla Stato, nel suo garage aveva una Ferrari 458 cabriolet. A Locri, in Calabria, c'era invece chi viveva in villa e possedeva autovetture di lusso.

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Potenzare i controlli

L'importanza di controlli efficaci è enorme, visto che il sussidio dei Cinquestelle ci costa poco meno di 700 milioni dal mese. In due anni sono stati erogati 11 miliardi di euro, ed a causa della pandemia soltanto quest'anno potrebbe impegnarne 9.
Per riuscire a stanare sempre più furbetti, l'INPS può contare su una potenza di fuoco rafforzata. Infatti a partire da quest’anno si possono fare controlli incrociati sfruttando le banche dati dell’Aci, dell’Agenzia delle Entrate, del ministero della Giustizia e delle Regioni. Questo dovrebbe rendere più semplice individuare i furbetti del reddito di cittadinanza, e farne scoprire sempre di più nei prossimi mesi.