Investimenti in costruzioni, il 2002 è un altro colpo dopo una tiepida ripresa

Qualche timido segnale di ripresa era giunto nel 2020, dal mondo degli investimenti in costruzioni. Ma l'arrivo del Covid li ha spazzati via, gettando nuova benzina su fuoco.

Lo status degli investimenti in costruzioni

 

costruzioniI dati vengono messi in evidenza da ANCE. A cominciare dal lockdown di marzo e aprile, si è abbattuta una nuova e crisi sul settore. La pandemia ha così provocato una riduzione degli investimenti in costruzioni del 10% lo scorso anno. In termini economici parliamo di una discesa a 118.354 milioni di euro.
La cosa pesante è che questa situazione si è sviluppata - come sottolinea l'associazione dei costruttori - in un contesto che negli ultimi 12 anni, dal 2008, ha visto vissuto una riduzione dei livelli produttivi di oltre un terzo.

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Ore lavorate e permessi di costruzione

Ci sono stati pochi squarci di luce nel 2020. Nel corso dell'estate c'è stata una tiepida ripresa degli investimenti in costruzioni, che per non è riuscita a compensare il calo precedente. Ciò vale soprattutto riguardo alla dinamica dell'occupazione. Infatti il saldo netto delle ore lavorate è decisamente negativo. Basandosi sui report delle casse edili, nei primi undici mesi del 2020 le ore lavorate sono diminuite di oltre il 10%.
Nel frattempo i permessi di costruzione sono crollati nel primo semestre del 13,6% per le nuove abitazioni, e addirittura del 39% per edilizia non residenziale.
L'aspetto interessante è che nel frattempo il numero dei lavoratori è aumentato del 2% a testimonianza del dinamismo del settore.

Ottimismo giustificabile?

Ci sono comunque dei fattori che inducono ad un maggiore ottimismo per il 2021. Secondo alcune stime, potrebbe esserci un rimbalzo del 8,6% degli investimenti in costruzioni, che porterebbe un beneficio sull'economia di quasi 2 punti percentuali di PIL. Questa crescita potrebbe essere trainata dai maggiori investimenti nelle opere pubbliche (dove l'incremento sarà del 7,7%) e manutenzione degli edifici (+14%, legato al superbonus 110%).