Risparmio gestito in immobili, l'Italia avanza nonostante il Covid

Non c'è un settore economico che non sia stato colpito dalla pandemia. Non fa eccezione neppure l'industria del risparmio gestito in immobili e Reits (società di investimento immobiliare quotate), che ha subito una frenata durante la fase acuta della crisi sanitaria, ma ha comunque continuato a marcia al rialzo vista negli ultimi anni.

Quanto corre il risparmio gestito

fondi immobiliariI numeri del settore nel nostro Paese evidenziano che il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 535 fondi attivi (in tutta Europa sono operativi circa 1.800 fondi immobiliari) ha superato nel 2020 quota 100 miliardi di euro. Soltanto lo scorso anno, la raccolta è stata di quasi 7 miliardi.
Niente male, se teniamo conto che banche, assicurazioni e fondi pensione arrivano assieme alla metà.
Nonostante la pandemia, la crescita rispetto al 2019 è stata del 9,5%. Le previsioni per il 2021 sono di un ulteriore incremento di circa il 5%.

Patrimonio in aumento

Al 31 dicembre del 2020, il patrimonio complessivo è costituito da circa diecimila immobili (superficie totale 38,7 milioni di mq). In Europa il patrimonio netto è giunto a circa 760 miliardi, cresciuto del 3,8% in un anno. Quello globale di fondi e Reits ha raggiunto 3.250 miliardi di euro a fine 2020, registrando un aumento del 2,2% rispetto all'anno precedente.
Anche a livello globale le prospettive sono ottime, grazie soprattutto alla spinta dai grandi investimenti pubblici e dagli stimoli economici.

Investimento trasparente e remunerativo

Va detto che questo tipo di impiego si è rivelato molto flessibile, oltre ad essere fonte di soddisfazione per gli investitori.
Le società del risparmio gestito italiane nel 2020 hanno realizzato un fatturato complessivo di circa 330 milioni, con circa 1.100 addetti. Gli acquisti nel corso dell’anno sono stati pari a 4,3 miliardi, in contrazione di oltre il 40% rispetto al 2019, a fronte di 3,2 miliardi di dismissioni, in crescita del 14,3% su dodici mesi.