Prodotti alimentari per bambini, il dato shock: oltre l'85% non è sano

L’autoregolamentazione dell’industria alimentare per arrivare a commercializzare prodotti più sani, è evidentemente fallita. A dimostrarlo è lo studio di una Ong tedesca, che dopo aver esaminato quasi 300 alimenti reclamizzati per bambini (quelli delle marche più note), ha redatto un report allarmante. Altro che sani, l'85% non lo è affatto.

I dati terribili sui prodotti per bambini

prodotti per bambiniBisogna anzitutto premettere che nel 2007 molte aziende alimentari hanno firmato un impegno volontario per un marketing responsabile per i bambini (“EU Pledge”).
Era lecito aspettarsi che in tutto questo tempo sarebbero stati fatti dei grandi progressi.

 

E invece quasi tutti i prodotti esaminati hanno troppi zuccheri, ma anche troppo sale oppure troppi grassi. Al punto che in base alle disposizioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, questi alimenti neppure dovrebbero essere destinati ai bambini.
Infatti confrontando i requisiti nutrizionali fissati dall'OMS con quelli dei prodotti sugli scaffali, si scopre che non si tratta quasi mai di alimenti bilanciati.

Progressi irrisori

La cosa che colpisce, è che negli ultimi anni quasi tutte le aziende hanno pubblicizzato l'attenzione alla salute e l'interesse a combattere la diffusione del cibo spazzatura. Però se si guardano i dati, nel 2015 la quota di prodotti per bambini malsani era dell'89%, cioè appena poco di più di quella attuale.
Tradotto: non sono stati fatti progressi di alcun genere, a dispetto delle campagne di marketing sul cibo sano.

Chi fa benino e chi fa malissimo

Senza voler pubblicizzare alcunché o nessuno, possiamo dire che soltanto un'azienda ha saputo effettivamente migliorare il proprio approccio produttivo. Si tratta di Danone, che ha ridotto la percentuale di prodotti per bambini non salutari dal 96,8% (2015) al 58,6% (2021). Comunque il valore rimane elevato, ma almeno ci sono progressi.
Sul lato opposto del panorama troviamo Nestlé, che ha il maggior numero di prodotti sbilanciati (44 prodotti), poi vengono Kellogg’s (24 prodotti) e Ferrero (23 prodotti).