Produzione industriale, l'Italia va oltre le aspettative a luglio

Arrivano dati confortanti dal fronte macoreconomico italiano. Secondo le rilevazioni Istat infatti, la produzione industriale italiana a luglio è salita oltre le aspettative.
L'Istituto di statistica sottolinea quindi "la dinamica favorevole" registrata nel mese, che conferma la fase di consolidamento della crescita del mese precedente.

I dati sulla produzione industriale

produzione industrialeLa produzione industriale è aumentata dello 0,8% rispetto a giugno, secondo la stima Istat riguardo l’indice destagionalizzato. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione cresce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.


L’indice destagionalizzato mensile mostra, in particolare, un aumento congiunturale marcato per i beni strumentali (+1,9%) e per i beni intermedi (+1,4%), leggermente più contenuto per i beni di consumo (+0,9%). Diminuisce invece il comparto dell’energia (-1,5%).

Settori economici e aumento tendenziale

Istat aggiunge inoltre che l'indice complessivo corretto per gli effetti di calendario, è cresciuto in termini tendenziali del 7,0% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 23 di luglio 2020). 
Tutti i principali settori di attività economica hanno mostrato aumenti su base tendenziale, ad esclusione delle attività estrattive. Gli incrementi maggiori riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+12,5%), la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+11,9%) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+9,8%).

Confronto sul Covid

La produzione industriale italiana evidenzia risultati positivi anche nel confronto con il periodo pre-Covid. Istat stima infatti che rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l'inizio dell'emergenza pandemica, il livello dell'indice della produzione industriale registrato a luglio è superiore dell'1,5%.


Nei primi sette mesi dell’anno il progresso complessivo si avvicina al 18%. Un valore che però non basta ancora per recuperare tutto il terreno perso in termini cumulati durante la crisi innescata dal Covid. Nello stesso periodo infatti il calo nel 2020 era stato pari al 16,8%.