Lavoro, 21 miliardi persi perché non si trova mano d'opera qualificata

Il mercato del lavoro in Italia vive un bel paradosso. Se il numero di disoccupati è ancora molto elevato, dall'altra parte c'è un grosso numero di aziende che non riesce a trovare mano d'opera qualificata. In sostanza, domanda e offerta non reiscono a trovare un punto di incontro.

Situazione beffarda sul mercato del lavoro

lavoroQuesto disallineamento sul mercato del lavoro non soltanto suona come una beffa, ma crea pure un bel problema economico. Secondo alcune stime formulate da Censis e Confcooperative, questa mancanza di mano d'oera provoca un ammanco di circa 21 miliardi prodotto interno lordo, ossia l'1,2% a livello nazionale.
Il PIL avrebbe superato i 1.770 miliardi di euro e la crescita sarebbe stata del 7,1% e non del 5,9% al 7,1%.

Quanta forza lavoro che non si trova

Sulla base dei dati ISTAT, è stato calcolato che nel secondo trimestre del 2021, le imprese non sono riuscite a trovare ben 233 mila lavoratori.


Ma non finisce qui, perché in base alle previsioni sull’occupazione di Manpower Group, il 43% delle aziende ha intenzione di aumentare l'organico, mentre solo il 18% lo vuole ridimensionare.
A livello numerico, potenzialmente tra settembre e novembre potrebbero essere assunti 1,5 milioni di lavoratori. Però più di un terzo si fa molta difficoltà a trovarli.

Geografia e settori più coinvolti

A livello geografico questo problema affligge soprattutto le regioni del Nord e in special modo del Nord-Est. Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Veneto compaiono nella lista dei primi nomi, dove ci sono pure Marche ed Emilia Romagna.

 

A livello settoriale, nei pubblici esercizi è difficile ricostituire staff con le stesse professionalità di quelli che c'erano prima del Covid. Mancano gli autotrasportatori, e anche nell'edilizia, che sta correndo grazie al superbonus 110%, circa la metà delle posizioni cercate sono difficili da trovare. Anche Federmeccanica lamenta difficoltà nel reperimento di manodopera.