Multa salata dall'Antitrust: sanzione da 1 milione a Crédit Agricole

L’AGCM, ovvero l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha chiuso un procedimento istruttorio nei confronti di Crédit Agricole Italia. Al termine di esso ha deciso di infliggere una multa pesante all'istituto italiano (ex Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, già nota con la denominazione di Cariparma).
Ha infatti stabilito che dovrà pagare una sanzione amministrativa di 1 milione di euro, per pratiche commerciali scorrette.

Le motivazioni della multa

credit agricole multaSecondo AGCM, la banca ha limitato la libertà di comportamento dei consumatori in relazione alla scelta della tipologia di bonifico online da utilizzare. Li avrebbe cioè condizionati, spingendoli a scegliere il bonifico istantaneo, che è più oneroso rispetto a quello ordinario. Da qui la decisione di infliggere la multa.

Ricordiamo che il beneficiario di un bonifico ordinario riceve il denaro entro qualche giorno, nel migliore dei casi entro 24 ore. Ma in linea di massima il servizio è gratuito.
Il bonifico istantaneo invece è uno strumento di pagamento che agisce immediatamente. Il beneficiario infatti riceve l'importo subito, entro al massimo 10 secondi dall'erogazione. Ma questo ha un costo supplementare per il cliente.
Ed è proprio qui che nasce la pratica scorretta di Credit Agricole.

Il problema della comunicazione nella App

Infatti, spiega l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, il cliente che intendeva eseguire un bonifico attraverso l'app Crédit Agricole Italia, nella versione precedente a quella rilasciata l'11 ottobre 2021, leggeva - accanto all'opzione del bonifico istantaneo "Arriva subito" - la scritta "Suggerito".
Inoltre, anche dopo la scelta del bonifico ordinario, al consumatore veniva riproposta la soluzione più onerosa del bonifico istantaneo con una casella in evidenza che conteneva la scritta "Procedi con istantaneo".

 

L'Autorità ha ritenuto che tale condotta costituisce una violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo perché idonea a esercitare un indebito condizionamento e a limitare considerevolmente la libertà del consumatore medio in relazione alla scelta della tipologia di bonifico.