Economia russa vicina al baratro. Inflazione in volo, ecco il prezzo per la guerra

Le conseguenze delle durissime sanzioni occidentali nei confronti della Russia, spingono il paese asiatico ad un passo dal crack. L'economia arranca, l'inflazione vola e di rublo si svaluta. Sembra di fare un salto nel tempo di 24 anni, che riporta la situazione al 1998.

La situazione dell'economia russa

economia russiaL'economia russa sta camminando vicino ad un profondo baratro. La Borsa moscovita continua a rimanere chiusa, perché altrimenti si assisterebbe ad un bagno di sangue. Il Rublo continua a aggiornare i suoi minimi storici sui mercati valutari, muovendosi con l'indicatore Zig Zag trading impazzito.

 

Malgrado i tentativi disperati della banca centrale, che limita i prelievi dei cittadini in valuta estera, la moneta nazionale viene scambiata a 127 per un dollaro e 140 per un euro.
Neanche la mossa di raddoppiare al 20% il costo del denaro, che la CBR ha adottato subito dopo lo scoppio del conflitto, è bastata ad arginare la caduta del Rublo.

La corsa dell'inflazione al tempo della guerra

Il tracollo della moneta nazionale si riflette anche sull'inflazione, che continua invece a schizzare verso l'alto. In una sola settimana è cresciuta di oltre 2 punti percentuale, portandola al livello più alto degli ultimi sette anni. L'inflazione galoppa soprattutto per alcuni prodotti, come le auto (prezzi cresciuti di quasi un quinto), i televisori e gli smartphone (lievitati del 15%).
E la situazione sembra destinata a peggiorare ulteriormente.

 

Annotazione: sul rublo russo è possibile anche seguire un metodo heikin ashi scalping intraday, se avete abbastanza coraggio per farlo in questo momento.

Il rating declassato

Fitch ha declassato per la seconda volta in 6 giorni il debito sovrano di Mosca. Lo ha passato da B a C, facendogli fare un salto verso il basso di ben sei gradini in un sol colpo. Adesso è a un solo passo della bancarotta. Peraltro valutata come «imminente».

 

Se arrivasse il default, sarebbe un colpo mortale per la Russia, che vivrebbe una fuga non solo di aziende e investitori stranieri, ma anche di capitali e talenti.
Questa situazione potrebbe spingere alla nazionalizzazione di quelle società che hanno bloccato le loro attività in Russia come processo di adesione alle sanzioni internazionali.

La speranza

E mentre il mondo intero spera di ottenere buone notizie dal vertice tra i ministri degli esteri Russo e ucraino, in programma in Turchia.