Prezzo del petrolio, per adesso la barriera dei 100 dollari regge

Dopo essere arrivato anche sui 130 dollari al barile, il prezzo del petrolio sta vivendo una fase di tregua. Le speranze che i negoziati tra Russia e Ucraina possano fare dei passi in avanti sono stati il principale driver del prezzo del barile.

Cosa succede al prezzo del petrolio

prezzo del petrolioAnche se siamo ben distanti dallo scrivere la parola fine alla guerra, comunque un piccolo segnale di schiarita sembra arrivare dai negoziati. Ancora non basta per vedere uno spiraglio di pace, ma basta per far sì che il prezzo del petrolio abbia avuto un piccolo scatto all'indietro, dopo aver toccato nei giorni scorsi livelli record.

 

Il prezzo del barile di Brent viaggia attorno ai 100 dollari al barile, mentre il WTI rimane qualche dollaro sotto questa soglia. Entrambi i benchmark sono tornati sui minimi dalla fine di febbraio, come ben sa chi adotta una strategia Heikin Ashi intraday. Soprattutto è importante che si siano consolidati i cali avvenuti all'inizio della settimana, e non ci sia stato un nuovo rimbalzo verso l'alto.

Il Covid in Cina e le scorte

Sul mercato c'è anche un altro driver che sta frenando il prezzo del petrolio. A causa della riemergere feroce dei contagi da Covid, la Cina ha dovuto procedere a nuove misure di lockdown. Tali misure hanno coinvolto decine di milioni di cittadini. Questo ha fatto riemergere timori riguardo una frenata della domanda di petrolio. Fattore cruciale per il prezzo del petrolio, dal momento che Pechino è il secondo consumatore al mondo di oro nero.

 

Consiglio: prima di negoziare il petrolio sui mercati, imparate a tracciare supporti e resistenze nel modo corretto.

Dati sulle scorte Usa

A completamento del quadro, va anche aggiunto che sono stati resi noti i dati sulle scorte di greggio statunitensi. Dopo che i dati preliminari dell'API hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 3,8 milioni di barili la scorsa settimana, i dati dell'EIA (la divisione del Dipartimento dell'Energia americano) ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all'11 marzo 2022, sono saliti di circa 4,3 milioni di barili a 415,9 MBG, contro attese per un decremento di 1,4 milioni.