Investitori, il focus della settimana è sulla Federal Reserve

Mentre la stagione delle trimestrali prosegue, gli investitori nei prossimi giorni saranno concentrati soprattutto sulla Federal Reserve. E' infatti in programma il meeting di politica monetaria della Banca Centrale Americana.

La FED e le aspettative degli investitori

imgDa parte della Fed ci si attende un aumento dei tassi di 50 punti base. Gli investitori nei sono pressoché sicuri, soprattutto alla luce delle parole del Presidente J Powell. Una decina di giorni fa, il capo della banca centrale statunitense ha sottolineato la necessità assoluta di domare l'inflazione. L'ha così eletta come priorità per l'istituto centrale. Anche a scapito della crescita economica.

 

Ci sono pochi dubbi quindi che il percorso di strette monetarie sarà più intenso da ora in avanti, tant'è che gli investitori considerano alte probabilità che ci sarà un rialzo di 50 punti base anche nel meeting di giugno. Complessivamente il mercato sta scontando un aumento dei tassi di interesse al 2,7% entro la fine di quest'anno. Se così fosse si tratterebbe del ritmo più rapido di rialzi dei tassi da decenni.

 

Dagli Stati Uniti è in arrivo anche il dato sul mercato del lavoro, che interessa a chi agisce sui migliori siti trading forex. Gli investitori conosceranno il contenuto dell'ultimo rapporto sui Non Farm Payrolls.

Gli altri meeting: BoE e RBA

La Federal Reserve non è però l'unico istituto centrale che si riunirà in meeting questa settimana. Anche la Bank of England infatti è chiamata a decidere sul tasso di interesse.
L'inflazione nel Regno Unito è schizzata al 7% a marzo, segnando il dato record da 30 anni. L'inflazione è la principale preoccupazione della banca centrale, che è comunque consapevole che una mossa azzardata potrebbe innescare una recessione.

 

Tuttavia grazie ai dati sul lavoro abbastanza solidi, la prospettiva che la Bank of England aumenti i tassi per la quarta volta consecutiva è considerata molto probabile da parte degli investitori. L'istituto centrale dovrebbe alzare il costo del denaro al 1% ossia il livello più elevato dal 2009.


Se così fosse, la sterlina potrebbe respirare un poco di ossigeno. Nell'ultimo periodo ha accusato un forte deprezzamento rispetto al biglietto verde americano, disegnando un dark cloud cover pattern.

La Reserve Bank of Australia

Per gli investitori il menu settimanale riserva anche il meeting di politica monetaria della Reserve Bank of Australia, che questa settimana potrebbe sorprendere il mercato con una stretta monetaria. L'inflazione evidenzia una crescita preoccupante essendo balzata al 5,1%.