La settimana dei mercati finanziari sarà ancora dominata dal tema inflazione. La dinamica dei prezzi continua ad essere elevata, e questo preoccupa gli investitori che temono mosse molto drastiche da parte delle banche centrali.
Il Regno unito e l'inflazione
Questa settimana l'inflazione sarà il focus soprattutto nel Regno Unito. Verranno infatti pubblicati gli ultimi report sui prezzi al consumo, e questo inciderà sulle prossime mosse della Bank of England.
A maggio la banca centrale ha alzato i tassi di interesse, ma siccome il quadro economico si è deteriorato, avanza la possibilità che gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero essere sospesi.
Questo fattore è molto importante soprattutto per chi agisce sul mercato valutario, alla luce del forte calo della sterlina rispetto al dollaro nelle ultime settimane, dopo aver
disegnato una morning star pattern
trading.
Se l'inflazione dovesse andare oltre le aspettative, allora ciò potrebbe offrire nuova linfa per i rialzisti della valuta britannica. Infatti a quel punto la Bank of England
potrebbe essere costretta a rimettere mano al ciclo di inasprimento monetario, malgrado questo aumenti il pericolo recessione.
I dati macro USA
Oltre al focus sull'inflazione in Gran Bretagna, i mercati finanziari guarderanno ai dati macro USA. In special modo il report sulle vendite al dettaglio.
L’aumento dell’inflazione e l’assenza di pacchetti di stimolo ha parzialmente rallentato la spesa dei consumatori. Sarà interessante anche la trimestrale di Walmart, che in un
certo senso sono una ulteriore spia di come stanno viaggiando i consumi negli States.
Altro dato atteso è quello sui sussidi di disoccupazione.
Annotazione: se vi interessa il trading sulle valute, imparate il senso di alcune candele. Ad esempio la candela spinning top trading.
Le elezioni in Australia
Attenzione all'evento del prossimo weekend. Ci saranno le elezioni australiane, che chiaramente potrebbero comportare conseguenze importanti sul futuro economico
australiano. E di conseguenza anche il dollaro australiano potrebbe risentirne.
Tuttavia, la moneta australiana rimane più sensibile alla dinamica dell'inflazione, alle mosse della RBA e all'andamento dei flussi commerciali (specialmente con la Cina).