Il 2022 sarà l'anno record dei dividendi. Nel primo trimestre la crescita nominale è stata del 11%. Tradotto in cifre, questo significa 302,5 miliardi di dollari. Una cifra del genere non si era mai vista nel primo trimestre.
La corsa dei dividendi
L'81% delle società
che hanno distribuito dividendi nel primo trimestre, li ha incrementati su base annua e un altro 13% li ha mantenuti stabili. Se si confronta l'ammontare dei dividendi attuali con quelli del
2009, c'è stato un aumento maggiore rispetto al doppio.
Accanto alla crescita dei dividendi, bisogna poi considerare anche quella del sottostante. Addirittura è stata ancora più sostanziosa, visto che l'incremento è stato del 16,1%.
Le ragioni del rally
Il boom dei dividendi trova una delle maggiori cause nel fatto che veniamo fuori dalla crisi pandemica, durante la quale le aziende erano state più caute.
Di fronte al clima di forte incertezza, molte imprese erano state prudenti sulla questione dividendi. Li avevano tagliati o addirittura annullati.
Non deve stupire quindi che rispetto al 2021 l'incremento dei dividendi sia stato enorme.
Un altro fattore importante però e il rimbalzo economico che c'è stato a seguito della pandemia. E' iniziato nel 2021, l'anno della riscossa dei mercati, ed è proseguito anche
all'inizio di quest'anno.
Geografia e settori
Dal punto di vista geografico, la crescita più sostanziosa dei dividendi ha caratterizzato gli Stati Uniti, il Canada e la Danimarca. In questi paesi il tasso di incremento è stato oltre la doppia cifra. In particolare, negli USA è stato toccato un nuovo record trimestrale di 141,6 miliardi di dollari. Addirittura il 99% delle società registrato dividendi in aumento o stabili.
A livello di settore economico, gli aumenti dei dividendi sono stati trasversali. La crescita più sostanziosa riguarda il settore petrolifero e quello minerario,
dove si è sfiorato il 30%. BHP sarà per il secondo anno consecutivo il maggior distributore di dividendi al mondo nel 2022.