Recessione nel quarto trimestre, l'Italia si prepara allo scenario inevitabile

L'Italia ormai sta viaggiando con decisione verso la recessione economica. L'Ufficio Parlamentare di Bilancio lo preannuncia attraverso una nota congiunturale che è stata diffusa nella giornata di mercoledì.
La nota espone in modo chiaro l'inversione di tendenza per l'economia italiana tra la prima e la seconda metà del 2022.

Una inevitabile recessione

recessioneSecondo l'autorità indipendente sui conti pubblici, nel terzo trimestre del 2022 il PIL italiano dovrebbe ridursi dello 0,2%, mentre nell'ultimo trimestre è atteso un ulteriore peggioramento, per via della corsa dell'inflazione e del protrarsi degli effetti della guerra in Ucraina. Peraltro quest'ultima proietta grandi incertezze anche sui prossimi mesi.


Se così effettivamente sarà, allora i due trimestri consecutivi in rosso farebbero scattare la recessione tecnica.

I settori in frenata

La frenata del terzo trimestre è riconducibile soprattutto alla flessione che hanno avuto il settore dell'Industria e quello delle costruzioni. Per il momento invece hanno retto i servizi, che tuttavia via nel quarto trimestre cominceranno a risentire in maniera forte dell'aumento dei prezzi dei trasporti e delle attività ricreative.

Il 2022 e 2023

In ogni caso l'intero anno 2022 si avvia a chiudersi con una crescita discreta, pari al 3,3%. Tutto questo avverrà grazie all'ottima crescita che c'è stata nella prima metà dell'anno.
In 2023 invece si preannuncia come un anno decisamente più modesto per l'economia, perché il PIL complessivamente dovrebbe andare molto piano. Secondo l'ufficio parlamentare di bilancio la crescita annua sarà appena dello 0,3%.


Tuttavia l'ufficio parlamentare sottolinea che le previsioni relative al 2023 sono molto incerte.
Minori dubbi si hanno invece sulla persistenza dell'inflazione, dal momento che il rischio maggiore è che la corsa dei prezzi rimanga persistentemente alta.
Sarà una brutta gatta da pelare per il nuovo Governo, che si insedierà a breve, e che tra le prime cose da fare dovrà mettere mano alla legge di bilancio per il 2023.