Lo scorso anno ha fatto registrare un incremento di coloro che hanno un lavoro presso il settore pubblico. A evidenziarlo sono i dati comunicati dall'INPS, l'Istituto nazionale di previdenza sociale.
I dati sul lavoro
Secondo quanto
comunica l'istituto, il numero dei lavoratori pubblici nel 2021 è stato di oltre 3,7 milioni, in crescita del 1,3% rispetto all'anno precedente. Si tratta di lavoratori che hanno
svolto almeno una giornata retribuita nell'anno solare.
La media degli stipendi erogati per i dipendenti pubblici è stata 32.000 euro l'anno, mentre il numero di giornate retribuite è stato mediamente di 277.
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Lo scenario analitico
Il comparto del Mercato del Lavoro pubblico dove si è registrata la variazione più importante è stato quello della Scuola. Rispetto all'anno precedente infatti le unità di lavoro
pubblico sono cresciute del 6,9%.
Un incremento è stato registrato anche nell'ambito del Servizio Sanitario e in quello Università ed Enti di ricerca, che hanno entrambi registrato una variazione
positiva del 2,4%.
Al contrario il lavoro nel settore pubblico registra una variazione negativa nella Magistratura e autorità indipendenti (-4,2%).
Il tipo di lavoro
L'INPS ha evidenziato inoltre che i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato, lo scorso anno sono stati poco più di 3 milioni che rappresentano l'82,5%
rispetto al totale dei dipendenti pubblici.
Il 78,5% di coloro che hanno un lavoro nel pubblico impiego ha un età pari o superiore a 40 anni.
È interessante notare come in quasi tutte le fasce di età - tranne quella più giovane tra 20 e 24 anni - ci sia una prevalenza delle lavoratrici rispetto ai maschi.
Distribuzione geografica
Per quanto riguarda la collocazione territoriale di chi ha un lavoro nel pubblico impiego, il numero maggiore e nelle regioni del Centro con il 23,8%. A seguire ci sono le regioni del nord-ovest con il 23,0%, il Sud con il 21,7%, il Nord-est con il 20,0% e le Isole con l'11,4%.