Imprese e greenwashing, anche 2022 ha visto tanti imbrogli

Mostrarsi al mondo come un'azienda che ha a cuore la sostenibilità, è diventato un punto di forza per le imprese. Tuttavia, spesso e volentieri alle parole non corrispondono per niente ai fatti.
Anche nel 2022 ci sono stati infatti tantissimi casi in cui le imprese hanno esagerato o addirittura falsificato le proprie credenziali di sostenibilità.

I comportamenti delle imprese

sostenibilità greenwashingI casi in cui imprese famose hanno provato a darsi una facciata fresca e pulita tramite la comunicazione sulla sostenibilità, in alcuni casi sono stati davvero eclatanti.


Ad esempio uno dei più grandi gruppi bancari al mondo, HSBC, aveva investito molto in una campagna pubblicitaria che sottolineava gli impegni net-zero e la piantumazione di alberi. Ben presto le autorità di controllo hanno imposto di ritirare questa campagna pubblicitaria, dal momento che la stessa banca risulta anche la tredicesima al mondo per impegno nel fossile.

La gomma di Michelin

Anche la nota impresa di pneumatici Michelin è scivolata sul tema della sostenibilità. Ha promesso di piantare alberi di gomma, così da rinverdire 90000 ettari che erano stati distrutti in Indonesia da forme di disboscamento illegale.


Tuttavia la verità è che per realizzare questo progetto occorreva togliere di mezzo migliaia di ettari di habitat di oranghi, tigri ed elefanti.

Le aziende del settore Oil

Tra le vere campionesse del greenwashing ci sono però le imprese del comparto dei combustibili fossili.
Un recente studio evidenzia che oltre la metà delle comunicazioni rese da questi giganti - come ExxonMobil, Shell, Chevron, BE, Total Energies - sono incentrate sui cambiamenti climatici. Peccato che neppure un sesto degli investimenti di queste imprese è destinato alle rinnovabili.

Falsi trasversali

La pratica del greenwashing è purtroppo diffusa alle imprese di ogni settore e grandezza. È molto diffusa sia nel settore dell'abbigliamento, sia in ambito tecnologico che in quello bancario. Perfino nella musica, dove è noto il caso della sponsorizzazione del tour a basso impatto dei Coldplay da parte dell'azienda petrolifera Neste.

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Controlli

Anche se più o meno del greenwashing continua a essere enormemente diffuso, l'aspetto positivo è che i controlli si fanno sempre più stringenti, evidenziando molte situazioni in cui le parole non corrispondono i fatti. Ma la strada è ancora lunga.