Vendite al dettaglio, dal report di Istat emerge un'amara verità

L'Istituto nazionale di statistica ha diffuso gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio, ossia quelli relativi al mese di novembre scorso.
Da questo report emergono delle situazioni per certi versi preoccupanti, riguardo le nuove abitudini di consumo degli italiani.

Il report sulle vendite al dettaglio

venditeDa ottobre a novembre le vendite al dettaglio sono leggermente aumentate, tanto in termini di valore quanto in termini di volume. Parliamo di un incremento rispettivamente dello 0,8% e dello 0,4%.
Sembrerebbero dati tutto sommato positivo, ma non è proprio così.

 

Infatti a livello tendenziale il dato risulta disomogeneo tra le vendite in valore e quello in termini di volumi. Mentre le vendite al dettaglio in valore sono cresciute del 4,4%, in termini di volumi si è registrato a livello tendenziale un calo del 3,6%.
Ad incidere su quest'ultimo dato è stato soprattutto il crollo dei volumi di alimentari venduti, -6,3%.

L'interpretazione del dato

Proprio questi valori fanno emergere un'amara verità. Nonostante gli italiani spendono di più, stanno consumando di meno. È l'effetto più sgradevole di una inflazione molto alta, nonché del rincaro delle bollette energetiche che costringe le famiglie a stringere la cinghia. Al punto tale che si arriva anche a risparmiare sul cibo.

 

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Per questo motivo l'Unione Nazionale dei Consumatori sottolinea il fatto che l'aumento in valore delle vendite al dettaglio è un dato decisamente fuorviante, una specie di illusione ottica. Questa illusione deriva dall'aumento smisurato dei prezzi, che fa crescere appunto il valore del venduto. Tuttavia è il dato sui volumi in calo a rendere le cose più chiare, ed evidenziare che gli italiani sono praticamente a dieta forzata.

Crolla la spesa per famiglia tipo

In base alle ultime rilevazioni dell'Istituto nazionale di statistica, Assoutenti ha fatto un calcolo sulla spesa alimentare che per le famiglie "tipo" si è ridotta di 355 l'anno. Questo taglio arriva a sfiorare 500 euro per i nuclei familiari con due figli.