Wall Street, dopo il crac di SVB cresce l'indice della paura VIX

Settimana scorsa l'improvviso crac della Silicon Valley Bank ha fatto precipitare Wall Street nel panico. Nella banca californiana si è aperto un buco di quasi 2 miliardi, e l'aumento di capitale che avrebbe dovuto coprirlo non è risucito. Il clima di sfiducia che ne è scaturito hanno spinto al ritiro i depositanti e allontanato gli investitori, facendo precipitare l'istituto in una crisi improvvisa e pesantissima.

La paura a Wall Street

wall streetIl timore (sia pur remoto) di vivere una nuova Lehman Brothers ha risvegliato a Wall Street l'indice Vix, meglio noto come indice della paura. Mentre la paura di un effetto contagio ha scosso startup e banche regionali Usa.

Cos'è l'indice della paura

L'indice VIX (Volatility Index) esprime lo stato di nervosismo di Wall Street, tramite la sua volatilità prospettica a 30 giorni (calcolata tramite le opzioni sullo S&P 500). In altre parole, valuta quanto il mercato pensa che l'indice S&P 500 fluttuerà nei 30 giorni.

Un mercato nervoso infatti prevedere che i prezzi possano oscillare notevolmente, a causa dell'umore ondivago degli investitori. Il Vix diventa inoltre un indicatore importante perché gli investitori tendono a preferire i mercati stabili a quelli volatili. Infatti un mercato stabile consente agli investitori di fare previsioni più accurate sulla direzione dei prezzi, mentre quando i mercati sono volatili la situazione si fa complicata, e cresce il nervosismo.

I numeri del VIX

Oggi l'indice VIX viaggia sopra quota 27 punti, mentre in tempi 'normali' il suo valore si aggira spesso sotto i 20 punti. Insomma, è bello alto. Ma generalmente diventa un fattore importante quando raggiunge quota 25-30 punti, considerata la soglia critica che separa una condizione di ottimismo sui mercati da uno scenario di tensione.


Va detto però che anche guardando l'indice VIX, ci si rende conto che siamo in una situazione molto diversa da quella vissuta nell'anno del crack della Lehman Brothers, quando arrivò a 80,86 punti (era il 24 novembre 2008), e neppure nell'anno dello scoppio della pandemia Covid, quando superò i 70 punti.