Finanziamenti, difficoltà ad onorare gli impegni per un milione di famiglie italiane

La corsa dell'inflazione, l'aumento dei tassi di interesse e il calo del reddito disponibile ha creato e continua a creare enormi problemi alle famiglie italiane. Quelle che hanno ottenuto dei finanziamenti stanno facendo molta fatica a rispettare i propri impegni, tanto che secondo uno studio della Fabi le rate non pagate sfiorano i 15 miliardi di euro

Il problema dei finanziamenti

finanziamentiLa difficoltà nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti, è un problema che riguarda circa un milione di famiglie italiane.


In base al report della federazione dei bancari emerge che i finanziamenti non restituiti dalle famiglie nel mese di marzo sono giunti a 6,8 miliardi per quanto riguarda i mutui, 3,7 miliardi per quanto riguarda il credito al consumo e 4,3 miliardi riguardo i prestiti personali.

 

Il quadro è ancor più grave se si pensa che 5,7 miliardi sono considerate ormai sofferenze, ossia finanziamenti che la clientela non rimborserà mai più. Altri 7,1 miliardi sono invece inadempienze probabili, ossia di difficile recupero. Soltanto 2 miliardi sono rate scadute, per le quali quindi è ancora possibile un recupero da parte dei finanziatori.
Se facciamo un conto, complessivamente circa l'85% delle inadempienze risultano essere finanziamenti che mai verranno recuperati.

La stangata dei mutui

La principale fonte di problemi per le famiglie italiane riguarda i finanziamenti per la casa a tasso variabile. La crescita dei tassi di interesse voluta dalla BCE per contrastare l'inflazione (il costo del denaro è stato portato dallo 0 al 4% in 11 mesi) infatti ha comportato un aumento smisurato delle rate dei mutui. Questa categoria di prestiti immobiliari vale in totale circa 140 miliardi e rappresenta un terzo del totale di 425 miliardi erogati.

 

In Lombardia e Lazio l’ammontare delle rate non pagate è oltre i 2 miliardi, in Campania, Puglia e Basilicata, Sicilia e Veneto superano il miliardo. Emilia Romagna, Piemonte e Valle D’Aosta, e Toscana restano poco sotto il miliardo.