Industria agroalimentare: per l'Italia crescita dell'export nel primo trimestre 2023

Un recente report di Intesa Sanpaolo sui distretti italiani, ha evidenziato che l'industria agroalimentare nel corso del primo trimestre del 2023 ha vissuto un periodo di forte slancio internazionale, con l'export che è cresciuto del 9,5%.

L'andamento dell'industria agroalimentare

indistria agroalimentareI distretti industriali analizzati dal report hanno visto le esportazioni crescere a oltre 6,6 miliardi, grazie soprattutto al ruolo dei prodotti alimentari trasformati, le cui catene di produzione mostrano un aumento del 15,4% nel primo trimestre del 2023.

Le singole filiere

La filiera del vino si conferma quella più importante in termini di volumi e valore, con 1,5 miliardi di euro generati nel primo trimestre 2023 (+5%). Ricordiamo che lo scorso anno l'export di vino italiano ha raggiunto il record in valore.

 

Va evidenziato il trimestre record vissuto da pasta e dolci, la cui filiera ha superato 1,1 miliardi di euro (+11,9%), grazie anche alla crescita dei prezzi trainati dall'inflazione.
Nell'industria agroalimentare però non ci sono soltanto rose e fiori. Ad esempio, sono andati in calo i distretti agricoli (-2,1%) che hanno chiuso il primo trimestre con oltre 1,1 miliardi di euro. Hanno pesato sia i costi in crescita che la diminuzione dei rendimenti dei raccolti, a causa di eventi climatici avversi.

Mercati di sbocco

Anche nel primo spicchio del 2023, il principale sbocco della nostra industria agroalimentare resta la Germania, malgrado la frenata dell'economia e dei consumi tedeschi. L'export verso il mercato tedesco è cresciuto del 13%, grazie soprattutto all'impulso dei prodotti agricoli (+5,6%), dei vini (+12,8%) e delle conserve (+22,9%).

 

Seguono gli Stati Uniti, con una crescita nel periodo pari al 9%. E' interessante sottolineare la corsa di pasta e dolci (+30%) e olio (+19,2%).
Sul gradino più basso del podio c'è la Francia (+16,9%), che ha mostrato un apprezzamento particolare per pasta e dolci (+4,3%), latticini e formaggi (+20,3%) e carni e salumi (+23,9%). Poi viene il Regno Unito (+16,7%).
Da evidenziare il calo dell'export verso Russia (-13,4%) e Cina (-13,1%), così come il boom delle nostre esportazioni verso una delle maggiori economie emergenti, il Brasile (+42,6%).