Investitori cauti, le Borse europee terminano la giornata in ordine sparso

Giornata blanda per le Borse del vecchio continente, che soffrono un po' il clima ancora vacanziero, e un po' l'assenza di grandi spunti macroeconomici. Il dato più atteso dagli investitori viene rivelato solo a Borse chiuse, quando la FED pubblica le minute dell'ultimo meeting, dal quale emerge una posizione ancora aggressiva sul fronte dei tassi di interesse.

Il bilancio della giornata per gli investitori

investitoriTra le varie piazze europee, quella peggiore è stata Milano, dove gli investitori hanno soprattutto venduto. L'indice FTSE Mib chiude in ribasso dello 0,93% a quota 28.169 punti. Scambi in ribasso anche sul FTSE Italia All-Share, che chiude a 30.195 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,07%); pressoché invariato anche il FTSE Italia Star (+0,16%).

 

Gli investitori si sono mossi in direzioni sparse sugli altri listini del vecchio continente. La Borsa di Londra cede lo 0,44%, penalizzata dal dato sull'inflazione GB. Piatta Parigi, che lascia sul terreno lo 0,1%, così come il DAX di Francoforte che guadagna lo 0,14%. In ribasso Amsterdam, -0,32%, dopo l'ingresso in recessione.

 

Chiude male anche Wall Street, dopo la pubblicazione delle minute FED.

Chi sale e chi scende

A Piazza Affari ci sono poche note di rilievo. Si mette in mostra Iveco, +1,16%. Discreti rialzi anche per Amplifon, +0,76% e Pirelli, +0,55%.


Le banche chiudono invece contrastate: salgono Bper e Banco Bpm (+0,37% e +0,07%), scendono le big Unicredit e Intesa (-1,99%  e -0,65%). Male Banca Monte Paschi -1,79%, con l'indicatore RSI ormai fuori dalla zona di ipercomprato. Tuttavia, gli investitori hanno venduto soprattutto Saipem, che segna -3,59%.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario torna a correre il dollaro. L'indice del biglietto verde è salito a oltre 103,5 mercoledì, chiudendo al massimo in sei settimane dopo i verbali della riunione della Federal Reserve. Inoltre le onde di Wolfe Wave trading avvertono di una possibile ulteriore salita. Anche la sterlina ha continuato a rafforzarsi dopo che i dati hanno mostrato che l'inflazione core britannica è rimasta forte a luglio.