Prezzi alle stelle per l'olio extravergine in pochi mesi rialzo del 40%

Basta recarsi a fare la spesa per rendersi conto di quanto siano cresciuti i prezzi di tutti i generi alimentari. Una recente analisi di Coldiretti mette in risalto soprattutto la corsa di due prodotti, ossia lo zucchero e l'olio extravergine.

L'analisi dei prezzi

prezzi olioNel carrello della spesa il prodotto che ha registrato il maggiore rincaro è lo zucchero, che sta diventando sempre più... amaro per i consumatori. I prezzi sono saliti del 43%, innescando poi il rialzo di tutti quei tantissimi prodotti che lo contengono.
Dietro lo zucchero, il prezzo che ha vissuto un maggiore rialzo è quello dell'olio di oliva extravergine, con un rincaro che oscilla fra il 37% ed il 40%.

Perché corre il prezzo dell'olio

Nel caso dell'olio d'oliva, oltre all'inflazione pesa anche la situazione delle scorte. La Spagna è il primo produttore mondiale, ma quest'anno per via del cambiamento climatico, ha vissuto una stagione di raccolto deludentissima (-56%) rispetto all'anno passato. Ha così dovuto dare fondo alle sue scorte di magazzino, ma questo ha finito per portare i prezzi alle stelle.

 

A fine agosto, un litro di extravergine nella penisola iberica era venduto a 10 euro, segnando un incremento del 227% nell’arco di un anno.
Anche altre grandi produttori mondiali come Tunisia e Turchia rimarranno decisamente lontani dai loro standard di produzione.

Il caso Italia

Anche in Italia - siamo i secondi produttori mondiali - la situazione non è stata molto diversa, perché la produzione è decisamente calata già da alcuni anni (meno 27% nella stagione 2022-2023). E' scesa al punto che è meno della metà rispetto all'olio che importiamo dall'estero, per lo più proprio dalla penisola iberica.

Nelle annate tradizionali, l’olio spagnolo si trovava tranquillamente a 5 euro al chilo, a volte anche a 3. Ora non c’è quasi più differenza con quello di produzione nazionale, le quotazioni si aggirano tutte tra gli 8,70 e i 9,50 euro al chilo.