Tassi di interesse, la Banca Centrale d'Australia lascia tutto com'è

Si è chiusa secondo quelle che erano le previsioni degli analisti di mercato la riunione della Reserve Bank of Australia, ultimo meeting di politica monetaria del 2023. La banca Centrale australiana ha Infatti confermato i tassi di interesse al al 4,35%, così come si aspettavano i mercati.

La decisione sui tassi di interesse

australia bancaL'istituto centrale ha deciso di adottare un approccio wait and see, improntato cioè alla cautela come aveva preannunciato il governatore Michele Bullock. In questo modo la RBA avrà il tempo di valutare l'impatto sulla domanda, sull'inflazione e sul mercato del lavoro del ciclo di strette monetarie condotto negli ultimi mesi.


Questo però non vuol dire che i tassi di interesse non verranno più ritoccati al rialzo. La Banca Centrale ha infatti precisato che le prossime mosse di politica monetaria dipenderanno dai dati macroeconomici in arrivo.

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Il problema dell'inflazione

La Banca Centrale australiana guarda soprattutto ai prossimi report sui prezzi al consumo. L'obiettivo della banca centrale è quello di ricondurre l'inflazione nella fascia target 2-3%. I dati ufficiali hanno mostrato che la misura mensile dell’IPC australiano è salita ad un ritmo annuo del 4,9% nel mese di ottobre, rallentando rispetto al precedente aumento del 5,6% e arrivando al di sotto delle previsioni per un aumento del 5,2%.


Secondo Bullock tuttavia la corsa dell'inflazione dipende più che altro da un eccesso di domanda interna piuttosto che da fattori esterni.

Le conseguenze sul mercato

Dopo la decisione sui tassi di interesse da parte della banca centrale australiana, la valuta Nazionale ha perso ulteriormente quota rispetto al Dollaro Americano. Il cambio AUDUSD è sceso a 0,656, rimanendo dentro al pattern cuneo wedge trading, ritirandosi ulteriormente dai massimi di quattro mesi toccati a inizio dicembre su quota 0,67. Scivola anche il rendimento del titolo di Stato decennale sui livelli più bassi degli ultimi due mesi