Mercato azionario piatto nel giorno in cui si è riunita la FED

Giornata blanda per il mercato azionario del vecchio continente, che ha vissuto la seduta nell'attesa delle decisioni della Federal Reserve, che poi sono arrivate in serata. La banca centrale americana ha confermato i tassi di interesse nell'intervallo 5,25%-5,5%, ma quando è stato comunicato fa intendere che i tagli ai tassi potrebbero cominciare già a marzo.
Gli effetti di tale meeting li vedremo nella seduta di giovedì, quando però ci sarà anche la riunione della BCE.

Il bilancio del mercato azionario

mercato azionarioAlla fine di una seduta abbastanza piatta, il bilancio del mercato azionario è debole. La Borsa di Milano chiude in flessione dello 0,15%, con l'indice Ftse Mib a 30.295 punti. Sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 32.277 punti, sui livelli della vigilia. Restano invariato anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,09%) e il FTSE Italia Star (-0,11%).

 

Le cose non sono andate diversamente sul mercato azionario del resto d'Europa: avanzano di pochissimo Londra +0,08% e Amsterdam +0,11%, chiudono in leggero calo Parigi -0,16%, il DAX di Francoforte -0,15% e Madrid -0,22%.

 

Diverso lo scenario a Wall Street, che comincia adagio ma poi accelera dopo la riunione della FED. Alla fine lo S&P500 segna +1,37%, il Dow Jones +1,40% mentre il Nasdaq +1,38%. Questi indici possono essere negoziati anche sugli opzioni binarie broker Europa.

I numeri di Milano

In base ai dati di Piazza Affari, il controvalore degli scambi sul mercato azionario è stato pari a 2,25 miliardi di euro, poco più rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,69 miliardi.


Il titolo migliore di Milano è stato Leonardo, che segna +4,26%. Bene anche Amplifon, +3,40%, grazie all’annuncio di un accordo per l’acquisizione di Audical Group.
Salgono anche ERG, +2,83%, e A2A, +1,62%.

 

Il titolo più colpito dalle vendite è Telecom Italia, -3,67%, allarmata dalla battaglia legale di Vivendi contro la vendita della rete.
In discesa anche Iveco, -2,31%, Fineco, -1,64% e Banco BPM, in perdita dell'1,61%.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, la decisione della FED penalizza il dollaro. L'indice del biglietto verde è sceso sotto 103, il livello più basso in oltre una settimana. Il cambio EURUSD invece risale rapidamente avvicinandosi a 1,09, con gli investitori che hanno adottato forex intraday strategie di trend following.
L'Oro è sostanzialmente stabile su 1.981,7 dollari l'oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell'1,65%.