Arriva una inattesa sorpresa dal Canada, dove il dato sull'inflazione è risultato più basso delle previsioni nel mese di gennaio. Questo potrebbe avere implicazioni importanti sulle prossime mosse di politica monetaria della Bank of Canada.
I numeri dell'inflazione
In
base ai dati resi noti dall'ufficio di statistica nazionale, il tasso di inflazione in Canada nel mese di gennaio è sceso al 2,9%. Oltre ad essere il livello più basso dal mese
di giugno 2023, questo dato è decisamente più basso rispetto al 3,4% registrato a dicembre ed anche più basso del 3,3% che si aspettavano il marito.
Anche il tasso di inflazione medio ridotto, elaborato dalla Banca Centrale canadese, è andato in discesa sui minimi di due anni.
L’inflazione ha rallentato considerevolmente nel settore dei trasporti (1,2% contro 3,2% a dicembre) in un contesto di calo del 4% del costo della benzina, in gran parte dovuto agli effetti dell’anno base derivanti dalla chiusura delle raffinerie negli Stati Uniti. Questo rapporto sull'inflazione si aggiunge al lato sui prezzi alla produzione industriale che era stato reso noto il giorno precedente e che aveva evidenziato un calo per il quarto periodo consecutivo.
Le implicazioni di questi dati
L'inflazione che rallenta più del previsto alleggerisce le pressioni sulla Bank of Canada, dal momento che danno la possibilità all'istituto centrale di cominciare a
tagliare i tassi di interesse, come chiedono le "colombe" del comitato direttivo.
Una riduzione del costo del denaro consentirebbe all'economia canadese di avere un po' di slancio, dopo le difficoltà attraversate degli ultimi mesi.
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La reazione del mercato
La prospettiva più concreta di una Bank of Canada che potrebbe presto cominciare a tagliare i tassi di interesse, ha finito per danneggiare il dollaro canadese. Il cambio USDCAD
infatti rimane oltre la soglia di 1,35, nonostante il dollaro statunitense stia attraversando una fase più fiacca dopo il report sull'inflazione a stelle e strisce. Inoltre i
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ribasso del CAD.
Il rapporto di cambio tra le due valute si avvicina così al livello massimo che è stato toccato lo scorso 13 febbraio.